Con il frigorifero di casa siamo male abituati: è enorme, ingoia tutto, raffredda bene e non ha problemi di energia. In barca tutto ciò è problematico: lo spazio è esiguo e l’energia è scarsa. Indipendentemente dal tipo di frigorifero che abbiamo a bordo dobbiamo adottare dei piccoli accorgimenti per migliorarne il funzionamento. Per difendere l’ambiente freddo dobbiamo isolare le pareti del frigorifero con poliuretano espanso e questo dovrebbe essere spesso sei centimetri. Tutto questo spazio è difficile da trovare ed allora si riveste l’involucro esterno con polistirolo espanso sagomato e attaccato alle pareti con nastro biadesivo.
Quando mettiamo in azione il frigorifero, questo si trova spesso a temperature intorno ai 25-30 gradi, come l’interno della barca chiusa. Se insieme alle cose da tenere fresche mettiamo un paio di bottiglie d’acqua surgelate portate da casa diamo un grande aiuto alla partenza. Mettere nel box frigorifero del ghiaccio ci farà risparmiare energia e le batterie ci saranno grate.
Tutte le volte che noi apriamo il portello del frigo, il freddo se ne va via. Sappiamo che il freddo si posiziona in basso e quindi l’apertura a pozzo è da preferirsi a quella anteriore. Anche il foro di drenaggio della condensa per il freddo, va chiuso con un tappo di legno, perché rappresenta una via di fuga per il freddo.
L’umidità all’interno del vano frigorifero aiuta la distribuzione del freddo, per cui a volte è bene vaporizzare un po’ di acqua sugli alimenti e sulle bottiglie. L’acqua cadrà sul fondo e dopo qualche giorno sarà da svuotare, per evitare che si formino spiacevoli odori. Anche quando si lascia la barca inattiva per diverso tempo è bene lasciare il frigo con il portello aperto.
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