CHI SIAMO?

Per chi ama il mare ed il senso di libertà che il suo blu ci regala...libertà significa anche, e soprattutto, poter navigare sereni e senza preoccupazioni!









martedì 27 maggio 2014

BICCHIERE FRAGOLA E RICOTTA

Oggi in barca arriveranno degli ospiti, ci hanno detto che non dobbiamo preoccuparci  del pranzo perché lo porteranno loro...ma al dolce ho pensato io e mentre lo preparavo ho fatto anche alcune foto...pochi minuti e poi in frigo!


Ingredienti
Ingredienti per 8 bicchieri:

  • 750 g fragole
  • 2 o 3 cucchiai di zucchero di canna
  • 500 g ricotta
  • 2 cucchiai zucchero a velo
  • vaniglia
  • frullatore ad immersione
  • 2 brocche o recipienti adatti al frullatore
  • 8 bicchieri con coperchio (erano di una buonissima crema di nocciole e cioccolato fondente!)

Lavare, pulire e tagliare le fragole a pezzetti e frullarle con 2 o 3 cucchiai di zucchero di canna in una brocca alta.
In un altro contenitore o brocca adatto per il frullatore versare la ricotta con 2 cucchiai di zucchero a velo ed un po' di vaniglia e frullare fino a crema.

Versare la salsa di fragole nei bicchieri fino a metà altezza e nel centro delicatamente versare la crema di ricotta.
Sarebbe ottimale utilizzare una sac a poche per mettere la crema proprio al centro, ma questa volta andavo di fretta ed ho versato lentamente con l'aiuto di un cucchiaino.
  
La nostra piantina di menta che è a bordo già da tanto tempo (ci era stata regalata dal Paddy Boy 2 anni fa ed ha trascorso ben 2 inverni in giardino di casa sotto la neve!) ci ha regalato alcune foglioline per decorazione e profumare.
Tappare i bicchieri e lasciare riposare in frigo.


Buon divertimento e BUON APPETITO!

martedì 20 maggio 2014

MANUTENZIONE DEL TEAK

Il fascino del Teak che splende sul ponte è fantastico ma rappresenta un materiale di cui bisogna averne molta cura. Inizialmente una coperta in teak era un prodotto completamente artigianale, frutto di una meticolosa ed attenta scelta dei materiali, dal legno alla gomma. Tuttavia è vero che negli ultimi anni sempre più imbarcazioni per via dell’embargo in Birmania non hanno più il legno in teak, ma legni indiani o africani pieni di tannino, quindi la cura è ancora più importante perché tendono a fare funghi e muffe in quanto meno duri. Anche l’industrializzazione ha compromesso la qualità delle coperte in quanto non vengono più prodotte in maniera artigianale bensì industrialmente.


Le doghe del legno devono avere un colore giallo-biondo e ben uniforme, risultare ben stagionate, presentare una venatura dritta ed una trama fitta per una maggiore durata nel tempo. Non devono essere presenti nodi e striature nere vistose, giri vena o micro fessurazioni. Strutturalmente è composto da un’alternanza di fibre morbide e dure per cui durante la pulizia è importante non sfregare nel senso delle venature con la spazzola, questo porterebbe a grattare via le fibre morbide e a evidenziare quelle dure, molti ponti presentano questo difetto percepibile al tatto proprio per una manutenzione sbagliata.



La pulizia del pozzetto o della coperta in legno della barca è un'operazione lunga e faticosa, tuttavia è indispensabile effettuarla almeno una volta all'anno per garantire la bellezza e la longevità del legno.
La manutenzione della coperta in legno è composta sostanzialmente da tre fasi:
·         Pulizia: Il procedimento si effettua con acqua dolce o salata (pulita) a volontà e un buon detergente per legno che non rovini la gomma o il legno stesso, lasciandolo agire per qualche minuto. A questo punto si comincia a spazzolare il teak in senso contrario alle sue naturali venature con una spazzola morbida e molto fitta.
·         Sbiancatura: si tratta di applicare un prodotto a base di acido ossalico in soluzione acquosa per mantenere il colore grezzo del teak. Per amore del nostro ponte possiamo anche tagliare dei limoni in 4 spicchi e dopo aver lavato il legno cominciamo a passare il limone sul teak come fosse una saponetta, spremendolo bene. Questa volta va bene il senso delle venature perché il limone è comunque più morbido.
·         Protezione: dopo il duro lavoro della pulizia e della sbiancatura proteggere il nostro teak risulta un’azione davvero importante in quando significa tenere lontano lo sporco e le muffe. A volte viene applicato sulla coperta precedentemente pulita un prodotto per sigillare e saturare il teak contro l'ulteriore ingresso di sporcizia e macchie, per ridare al teak, quegli olii essenziali superficiali che sono stati “consumati” dal sole e da tanti altri fattori. Durante la stagione, eventualmente si applica l'olio altre volte, a causa degli effetti essiccanti di una stagione calda.



LE RICETTE DI ELENA

Cari amici,
ecco per voi una fresca novità nel nostro blog, l’angolo dedicato alle ricette in barca.
Elena, giovane mamma appassionata di cucina, ci aprirà le porte della sua grande passione in tutti i suoi “sapori” e ci proporrà ricette semplici, veloci, anche senza cottura ma sfiziose, fresche e gustosissime da seguire in barca, ma perché no, anche a casa.
Elena racconta che a casa ha sempre avuto la fortuna di vedere cucinare cose buonissime e varie e ricorda che durante il periodo delle elementari ha avuto, come la definisce lei, una specie di “apertura olfattiva e gustativa”, quasi un interruttore che si è acceso per farle cominciare ad assaggiare e gustare il cibo, tant’è vero che già da piccola cucinava pastasciutta ai quattro formaggi per la sua famiglia.
Ma vediamo da dove nasce questa sua grande passione, Elena ci racconta:
“Grazie alle preparazioni casalinghe della nonna e del femminile di famiglia ho capito l'importanza dei cibi fatti in casa e non industriali e della ricchezza nelle mani che li preparano trasmettendo la cura e l'attenzione nei confronti della persona che li mangerà. Penso che gran parte della salute della persona passa da ciò che mangia e da come e dove viene mangiato. Mi piace mangiare e cucinare e mentre cucino mi piace pensare a chi mangerà quello che sto preparando.”
Elena si definisce onnivora con spiccate ed importanti preferenze vegetariane e vegane.  Adora le verdure ed è convinta che un bel pasto importante debba concludersi con un dolce finale! Preferisce cibi semplici e gradisce molto assaggiare ciò che la incuriosisce quando si trova in altri paesi.
Le ricette di Elena esaltano una passione autentica e l’amore per il cibo e la buona cucina, insieme vedremo come la cucina di casa propria può essere rivista e modificata per adattarsi ai mezzi e agli spazi della barca, ma anche ai pochi ingredienti, e scopriremo come cucinare in barca possa stimolare la fantasia e generare ricette che mai si sarebbe pensato di fare a casa.
INSALATA DI COUS COUS
INGREDIENTI:
·         cous cous di grano duro integrale
·         pomodori ciliegino
·         origano
·         olive nere snocciolate
·         olio extravergine d’oliva
·         sale
·         aggiungere a piacere: tofu affumicato alle erbe oppure mozzarella oppure tonno o altro pesce in scatola (sgombri, acciughe...) o avanzi di pesce pescato e grigliato
PREPARAZIONE:
Versare in un recipiente la quantità desiderata di cous cous (circa 80g porzione) ed aggiungere pari volume di acqua calda, coprire e lasciare riposare alcuni minuti, nel frattempo tagliare i pomodorini e le olive.
Quando il cous cous ha raggiunto la consistenza desiderata, sgranarlo con una forchetta ed aggiungere l’olio, sale, origano, i pomodorini, le olive e ciò che si desidera aggiungere a piacere.
Buon appetito!

giovedì 8 maggio 2014

CURA E MANUTENZIONE DELLA BARCA

CURA E MANUTENZIONE DELLA BARCA:
La cura della nostra barca è fondamentale per il suo mantenimento quindi vogliamo presentarvi un promemoria per la cura e la manutenzione ordinaria che la nostra imbarcazione (sia a vela che a motore) ogni anno richiede.
Tra le cose principali dobbiamo controllare lo stato in generale dell’imbarcazione, delle cime d’ormeggio e delle sentine. Avviamo i sistemi di bordo e controlliamo la ricarica delle batterie. Laviamo e lucidiamo la coperta con regolarità, soprattutto ad ogni inizio stagione puliamo il bimini (e tendalini in generale), le cime, l’albero e laviamo il teak.
Il teak con il sole e il passare del tempo cambia colore variando in un grigio chiaro, che va a mano a mano facendosi sempre più scuro perché la pioggia, cadendo, si mescola con la finissima polvere e la polluzione dell'aria, trasportandole nelle fibre del teak. Mantenere questo legno pregiato e generoso in buono stato, richiede un minimo d’attenzione per farlo rimanere bello e resistente. Il teak è un materiale fantastico ma bisogna averne buona cura, strutturalmente è composto da un’alternanza di fibre morbide e dure per cui è importante non sfregare nel senso delle venature con la spazzola, questo porterebbe a grattare via le fibre morbide e a evidenziare quelle dure, molti ponti presentano questo difetto percepibile al tatto proprio per una manutenzione sbagliata, nei prossimi post vedremo come lavare il ponte in teak nel migliore dei modi. Negli ultimi anni sempre più imbarcazioni per via dell’embargo in Birmania non hanno più il legno in teak, ma legni indiani o africani pieni di tannino, quindi la cura è ancora più importante perché tendono a fare funghi e muffe in quanto meno duri.
La pulizia degli interni dell’imbarcazione rimane buona norma da seguire.



Vediamo ora nel dettaglio ogni singolo intervento:
COPERTA:
-          Pulizia e lavaggio gelcoat/smalto con prodotti specifici
-          Eventuale lucidatura sovrastruttura, tuga e pozzetto
-          Pulizia e lavaggio fiancate (opera morta)
-          Lucidatura acciai con prodotti specifici
-          Controllo e pulizia ancora e catena
-          Lavaggio albero e sartiame, oliatura e ingrassatura delle pulegge in testa d’albero
-          Controllo e lavaggio scotte, drizze
-          Controllo cime d'ormeggio
-          Pulizia, controllo, eventuale ripristino cucitura vele
-          Controllare le prese di terzaroli e oliare i bozzelli sulla randa
-          Pulizia cuscineria esterna

INTERNO:
Sotto coperta dobbiamo controllare il livello delle batterie e dell’elettronica, verificare gli interruttori del quadro elettrico e soprattutto applicare l’antiossidante sui contatti elettrici. Controlliamo la tenuta dell’impianto idraulico, eventualmente caricando il vaso di espansione, controlliamo le prese a mare, aprendole e chiudendole e controlliamo i serbatoi delle acque nere pulendole con i prodotti specifici e mettendo gli enzimi. Se presente il boiler, va riempito e verificato che il termostato e la resistenza non siano incrostati di calcare, costano pochi euro ed eventualmente vanno cambiati.




ESTERNO (SCAFO):
Lo scafo va lavato ad alta pressione e ricordiamoci di controllare la carena. Ciclicamente lo scafo va carteggiato per rimuovere la vecchia antivegetativa. La carena va carteggiata lievemente quando ha subito pochi cicli di pittura oppure a fondo quando ha già diversi strati di pittura, oppure è cambiato il tipo di vernice.
La scelta più corretta dell’antivegetativa dipende da diversi fattori che vanno sempre considerati:
  • dall’imbarcazione
  • dalla sua velocità
  • dalle caratteristiche dell’acqua
  • dal porto di attracco
  • dalla frequenza di navigazione
Le antivegetative si compongono di due elementi: la matrice ed il biocida. La matrice ha la funzione di incorporare i pigmenti, le cariche ed il biocida e deve permettere il rilascio graduale di quest’ultimo nell’acqua. I biocidi si attivano a contatto con l’acqua, impedendo così ai microrganismi di attecchire alla carena e formare pericolose colonie che comprometterebbero il naturale scivolamento della barca.
Secondo il tipo di matrice utilizzata, cambia la diffusione nell’acqua.
E’ infatti questo processo che caratterizza le diverse tipologie di antivegetativa.

Sulla base di quanto sopra abbiamo 3 tipi di antivegetative:
1)      a matrice morbida, o a rilascio controllato, indicate per imbarcazioni lente o che trascorrano brevi periodi in acqua, poiché il rilascio controllato di biocida ne comporta il veloce esaurimento.
2)      a matrice dura: adatte a barche veloci o che trascorrano lunghi periodi in acqua, in virtù della maggiore concentrazione di biocida e della maggiore durezza della pittura.
3)      a matrice ultra dura che sono usate esclusivamente per eliche ed assi, poiché sopportano l'elevata velocità di rotazione.
Se il supporto è nuovo o riportato a nuovo si deve prima applicare il primer (aggrappante) che sia compatibile con l’antivegetativa, che andrà poi solitamente stesa a due mani. C’è da dire che negli ultimi anni è stata portata sul mercato un’antivegetativa ecologica che funziona con la presenza di silicone o teflon che crea una bassa tensione superficiale dello strato di vernice a contatto con l’acqua, la carena è così liscia ed elastica e si pulisce con il semplice movimento della barca. (cit. Max Terragni)
Segue la sostituzione zinchi, poi il controllo e pulizia delle prese a mare.
MOTORE ENTROBORDO ED ENTROFUORIBORDO:
Il motore va lavato e fatto il tagliando, ecco cosa comprende quest’ultimo:
-          Sostituzione filtro carburante
-          Sostituzione filtro olio
-          Cambio olio
-          Sostituzione filtro aria
-          Controllo circuito raffreddamento ed eventuale sostituzione girante
-          Controllo/sostituzione cinghia
-          Controllo cuffie piede poppiero (entrofuoribordo)
-          Olio piede poppiero (entrofuoribordo)

MOTORE FUORIBORDO:
            Al motore fuoribordo vanno sostituite e pulite le candele, inoltre vanno cambiati il girante, l’olio se il motore è a 4 tempi e l’olio piede.
TENDER:
            Ogni inizio stagione il tender va gonfiato, lavato e cerato e controllato affinché non vi siano perdite.

martedì 6 maggio 2014

SILENTWIND - il generatore eolico

La nostra azienda, Blue Freedom S.r.l. (www.bluefreedom.it),  è distributore esclusivo di Silentwind per tutto il territorio nazionale dal gennaio 2013.

Il generatore eolico offre energia pulita in ogni situazione, rappresenta un prodotto ideale per le barche a vela in quanto può ricaricare le batterie a mille miglia dalla costa con la massima sicurezza, efficienza e grande rispetto per l’ambiente.

Per ulteriori informazioni visiti il sito www.silentwinditalia.it e non esiti a contattarci direttamente al seguente indirizzo mail:  anna.simeoni@bluefreedom.it !


lunedì 5 maggio 2014

Novità: LA TAPPEZZERIA

La tappezzeria di nostra produzione nasce da una consolidata esperienza nel settore nautico ampliando la gamma della sua offerta e sviluppando una linea di lavorazione studiata per rispondere alle richieste di tutti gli armatori.
Una grande scelta di varietà e di fantasie, forme e misure per adattarsi dal piccolo angolo ed elemento decorativo, fino alle intere sedute, divani e cuscinerie o intere coperture e rivestimenti, ma che comprende anche tutta la tappezzeria esterna (tendalini, chiusure etc.)
Una gamma di soluzioni per scegliere lo stile e la personalità della vostra imbarcazione a prezzi convenienti!