CURA E MANUTENZIONE DELLA BARCA:
La cura della nostra barca è fondamentale per il suo mantenimento quindi vogliamo presentarvi un promemoria per la cura e la manutenzione ordinaria che la nostra imbarcazione (sia a vela che a motore) ogni anno richiede.
Tra le cose principali dobbiamo controllare lo stato in generale dell’imbarcazione, delle cime d’ormeggio e delle sentine. Avviamo i sistemi di bordo e controlliamo la ricarica delle batterie. Laviamo e lucidiamo la coperta con regolarità, soprattutto ad ogni inizio stagione puliamo il bimini (e tendalini in generale), le cime, l’albero e laviamo il teak.
Il teak con il sole e il passare del tempo cambia colore variando in un grigio chiaro, che va a mano a mano facendosi sempre più scuro perché la pioggia, cadendo, si mescola con la finissima polvere e la polluzione dell'aria, trasportandole nelle fibre del teak. Mantenere questo legno pregiato e generoso in buono stato, richiede un minimo d’attenzione per farlo rimanere bello e resistente. Il teak è un materiale fantastico ma bisogna averne buona cura, strutturalmente è composto da un’alternanza di fibre morbide e dure per cui è importante non sfregare nel senso delle venature con la spazzola, questo porterebbe a grattare via le fibre morbide e a evidenziare quelle dure, molti ponti presentano questo difetto percepibile al tatto proprio per una manutenzione sbagliata, nei prossimi post vedremo come lavare il ponte in teak nel migliore dei modi. Negli ultimi anni sempre più imbarcazioni per via dell’embargo in Birmania non hanno più il legno in teak, ma legni indiani o africani pieni di tannino, quindi la cura è ancora più importante perché tendono a fare funghi e muffe in quanto meno duri.
La pulizia degli interni dell’imbarcazione rimane buona norma da seguire.
Vediamo ora nel dettaglio ogni singolo intervento:
COPERTA:
- Pulizia e lavaggio gelcoat/smalto con prodotti specifici
- Eventuale lucidatura sovrastruttura, tuga e pozzetto
- Pulizia e lavaggio fiancate (opera morta)
- Lucidatura acciai con prodotti specifici
- Controllo e pulizia ancora e catena
- Lavaggio albero e sartiame, oliatura e ingrassatura delle pulegge in testa d’albero
- Controllo e lavaggio scotte, drizze
- Controllo cime d'ormeggio
- Pulizia, controllo, eventuale ripristino cucitura vele
- Controllare le prese di terzaroli e oliare i bozzelli sulla randa
- Pulizia cuscineria esterna
INTERNO:
Sotto coperta dobbiamo controllare il livello delle batterie e dell’elettronica, verificare gli interruttori del quadro elettrico e soprattutto applicare l’antiossidante sui contatti elettrici. Controlliamo la tenuta dell’impianto idraulico, eventualmente caricando il vaso di espansione, controlliamo le prese a mare, aprendole e chiudendole e controlliamo i serbatoi delle acque nere pulendole con i prodotti specifici e mettendo gli enzimi. Se presente il boiler, va riempito e verificato che il termostato e la resistenza non siano incrostati di calcare, costano pochi euro ed eventualmente vanno cambiati.
ESTERNO (SCAFO):
Lo scafo va lavato ad alta pressione e ricordiamoci di controllare la carena. Ciclicamente lo scafo va carteggiato per rimuovere la vecchia antivegetativa. La carena va carteggiata lievemente quando ha subito pochi cicli di pittura oppure a fondo quando ha già diversi strati di pittura, oppure è cambiato il tipo di vernice.
La scelta più corretta dell’antivegetativa dipende da diversi fattori che vanno sempre considerati:
- dall’imbarcazione
- dalla sua velocità
- dalle caratteristiche dell’acqua
- dal porto di attracco
- dalla frequenza di navigazione
Le antivegetative si compongono di due elementi: la matrice ed il biocida. La matrice ha la funzione di incorporare i pigmenti, le cariche ed il biocida e deve permettere il rilascio graduale di quest’ultimo nell’acqua. I biocidi si attivano a contatto con l’acqua, impedendo così ai microrganismi di attecchire alla carena e formare pericolose colonie che comprometterebbero il naturale scivolamento della barca.
Secondo il tipo di matrice utilizzata, cambia la diffusione nell’acqua.
E’ infatti questo processo che caratterizza le diverse tipologie di antivegetativa.
Sulla base di quanto sopra abbiamo 3 tipi di antivegetative:
1) a matrice morbida, o a rilascio controllato, indicate per imbarcazioni lente o che trascorrano brevi periodi in acqua, poiché il rilascio controllato di biocida ne comporta il veloce esaurimento.
2) a matrice dura: adatte a barche veloci o che trascorrano lunghi periodi in acqua, in virtù della maggiore concentrazione di biocida e della maggiore durezza della pittura.
3) a matrice ultra dura che sono usate esclusivamente per eliche ed assi, poiché sopportano l'elevata velocità di rotazione.
Se il supporto è nuovo o riportato a nuovo si deve prima applicare il primer (aggrappante) che sia compatibile con l’antivegetativa, che andrà poi solitamente stesa a due mani. C’è da dire che negli ultimi anni è stata portata sul mercato un’antivegetativa ecologica che funziona con la presenza di silicone o teflon che crea una bassa tensione superficiale dello strato di vernice a contatto con l’acqua, la carena è così liscia ed elastica e si pulisce con il semplice movimento della barca. (cit. Max Terragni)
Segue la sostituzione zinchi, poi il controllo e pulizia delle prese a mare.
MOTORE ENTROBORDO ED ENTROFUORIBORDO:
Il motore va lavato e fatto il tagliando, ecco cosa comprende quest’ultimo:
- Sostituzione filtro carburante
- Sostituzione filtro olio
- Cambio olio
- Sostituzione filtro aria
- Controllo circuito raffreddamento ed eventuale sostituzione girante
- Controllo/sostituzione cinghia
- Controllo cuffie piede poppiero (entrofuoribordo)
- Olio piede poppiero (entrofuoribordo)
MOTORE FUORIBORDO:
Al motore fuoribordo vanno sostituite e pulite le candele, inoltre vanno cambiati il girante, l’olio se il motore è a 4 tempi e l’olio piede.
TENDER:
Ogni inizio stagione il tender va gonfiato, lavato e cerato e controllato affinché non vi siano perdite.